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Azioni Volkswagen

La notizia era nell’aria già alla fine del 2018 del possibile accordo tra Volkswagen e Ford, poi concretizzatosi a gennaio 2019. Grazie a questo accordo l’azienda automobilistica tedesca eviterebbe i dazi decisi da Donald Trump di fatto spostando la produzione, o almeno una parte di essa, delle proprie auto direttamente negli Stati Uniti in una condivisione di risorse e piattaforme che prevede un utilizzo da parte di Volkswagen delle fabbriche Ford e da parte di Ford delle fabbriche Volkswagen in Europa. Una collaborazione ampia, totale e vantaggiosa per entrambi.

Ma non è tutto, l’accordo stabilisce infatti che le società si impegnino nello sviluppo e nella produzione di furgoni destinati ad uso commerciale e pickup dal 2022 in una condivisione di strutture e tecnologie e un notevole risparmio dei costi.

L’accordo siglato tra Volkswagen e Ford non è che l’inizio di una promettente collaborazione che non preclude che in futuro possa portare a nuovi progetti e nuovi confini da raggiungere ed esplorare insieme come la produzione di auto elettriche. Una novità interessante che potrebbe ripercuotersi sulle azioni del titolo di cui puoi controllare la quotazione del titolo sul sito finanzamia.com.

L’alleanza tra Volkswagen e Ford non è escluso possa portare a nuove strategie e collaborazioni anche tra altre cause automobilistiche che potrebbero notevolmente cambiare gli equilibri dell’attuale mercato dell’auto.

Volkswagen è uno dei gruppi automobilistici mondiali più grande, un vero e proprio colosso che malgrado scandali ed emissioni truccate continua a macinare vendite, ricavi e fatturato. In Borsa il titolo vive un periodo di forte lateralità con oscillazioni massime che hanno toccato i 156 euro di inizio novembre 2018 e al ribasso i 134 euro di fine ottobre 2018, raggiunti in una seconda occasione ad inizio gennaio 2019. Da questi estremi non esce dal giugno del 2018 quando una profonda discesa la fece scivolare a questi valori dai massimi di 177 euro.

All’azienda tedesca ci si può avvicinare con cautela, pur restando un titolo interessante e appetibile grazie al congruo dividendo che ogni anno paga ai propri azionisti, le previsioni indicano come il titolo sarà ancora soggetto a volatilità e instabilità, ma dal rischio contenuto se si ragiona in termini di medio o lungo periodo.

Attualmente scambiato a poco meno di 140 euro, per il breve periodo si avvista una prima resistenza a quota 147 euro, ma un più probabile cedimento del titolo verso area 137, con successivo sviluppo negativo fino a raggiungere il supporto posto a 133 euro.

Il rischio è attualmente modesto, ma i volumi ancora molto bassi rispetto alla media mobile segno che sul titolo ancora non è arrivato l’interesse istituzionale che porta con sé anche sbalzi di quotazione. Da un lato questo rende il titolo più prevedibile e controllabile a livello di trend.

Malgrado la calma piatta e apparente di Volkswagen sul mercato, i recenti accordi con Ford che di fatto aiutano il marchio tedesco a liberarsi dei dazi imposti da Donald Trump, i responsi delle cause intentate contro Volkswagen dell’ordine di milioni di euro a causa degli scandali legati alle emissioni truccate delle auto diesel, gli investimenti che aspettano la casa automobilistica pronta a tuffarsi nell’incerto e inesplorato settore delle auto elettriche al quale saranno destinati 34 miliardi di euro, ossia gran parte dei 70 che nei prossimi 4 anni Volkswagen investirà nello sviluppo, fanno presagire che l’interesse sul titolo possa presto svegliarsi e entrarvi in piccole dosi, approfittando di eventuali ribassi della quotazione, potrebbe rivelarsi una mossa altamente profittevole.

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